Castello di Melfi
Dominato da sette possenti torri, costruito nell'XI secolo
sui resti di un'antica rocca normanna, rimaneggiato ed ampliato
nei periodi svevo-angioino ed aragonese. Oggetto di numerosi restauri
dopo il sisma del 1980,esso è destinato oggi a sede del
Museo
Nazionale del Melfese, e custodisce materiale archeologico,
reperti preistorici, italici e romani provenienti da tutta la regione
del
Vulture, tra i quali menzioniamo, per particolare
rilevanza, il sarcofago di
Rapolla,dal luogo dove
fu scoperto nel 1856, pregevole esempio di scultura a bassorilievo
del II sec.d.C.di scuola ssante è la cinta fortificata del centro
storico, in molte parti ancora integra e di cui si possono osservare
numerosi tratti percorrendo una suggestiva stradina che la affianca;la
cinta,di epoca angioina, elevata tra il 1277 e il 1281 ed attribuita
a
Riccardo da Foggia, mostra poderose torri e i
resti di alcune porte quali la
Porta Calcinaia,
nei pressi della
Via S.Lorenzo, e la
Porta
Venosina, di età sveva, dal caratteristico arco agivale,
inquadrata da due torri cilindriche probabilmente quattrocentesche,
rifatte in epoca viceregnale spagnola.
Sassi di Matera
Con il passare degli anni la città continua a suscitare stupori
e ad emergere per il suo paesaggio, a detta di tanti, incantato.
Matera, dichiarata dal 1993 Patrimonio Mondiale
dell’
UNESCO è stata definita unica al mondo per
la sua configurazione ed i suoi paesaggi così contrastanti fra loro.
E’ la città delle
Caverne, dei
Villaggi
Trincerati, delle Case contadine scavate nella
roccia, delle Chiese Rupestri affrescate, delle grandi Chiese Romanico
-
Pugliesi e Barocche e degli importanti Palazzotti
nobiliari.
E’ la città che ricorda geologicamente l’antica
Gerusalemme
e la
Cappadocia.
GROTTONE NATURALE, una grande grotta naturale
dove non c’è stato alcun intervento da parte dell’uomo. E’ ancora
possibile osservare la roccia viva, l’arenaria, che per millenni
ha accompagnato il cammino dell’uomo in queste contrade.
CHIESA RUPESTRE DI SAN PIETRO IN MONTERRONE,
completamente scavata nella roccia calcarea del sec. IX d. C., utilizzata
in seguito come cantina, legnaia e cava di estrazione di materiale
per costruire.
PALAZZO LANFRANCHI: Ubicato in
Piazza
Pascoli dove si può godere di una splendida vista del
Sasso
Caveoso. Realizzato nel sec. XVII, sede della
Fondazione
Carlo Levi, all’interno si possono ammirare alcune delle
sue tele tra cui il famoso quadro Lucania ’61 - una grande tela
che racconta frammenti di vita contadina in
Lucania.
Lo stesso palazzo è sede del
Museo di Arte Medioevale e
Moderna della Basilicata con opere di autori contemporanei
e di arte sacra.
PIAZZA DEL SEDILE: E’ una piazza seicentesca
così denominata perché dal 1540 c’era la sede del Governo della
città (
Sedile). Sulla facciata sono ben visibili
quattro statue rappresentanti giustizia, forza, temperanza, prudenza.
CHIESA DI SAN DOMENICO: costruita del sec.
XIII, realizzata in stile romanico, sulla facciata presenta un rosone
sormontato dalla statua dell’
Arcangelo Michele.
L’interno è costituito da tre navate con altari laterali dove si
trovano tele seicentesche di artisti locali.
CHIESA DI SANT'AGOSTINO: fu realizzata alla
fine del 1500. Sorge su una Cripta rupestre dedicata a
San
Guglielmo (sec. XII) e presenta uno stile che riecheggia
un austero barocco.
Metaponto
Metaponto è una frazione del comune di
Bernalda
in provincia di
Matera. Ha circa 1000 abitanti,
che incrementano durante la stagione estiva.
Sorge nella pianura a cui essa la città stessa dà il nome,
il metapontino, tra i fiumi
Bradano e
Basento.
Fino al 1930, anno in cui fu acquisita da
Bernalda,
Metaponto e il territorio circostante appartenevano
al territorio comunale di
Pisticci.
Ora l'antica città greca è una fiorente stazione balneare
che nei quattro mesi estivi, da giugno a settembre, raggiunge le
trecentomila presenze.
Infatti nel suo territorio vi sono circa venti tra campeggi
e villaggi turistici una decina di alberghi e soprattutto la lunga
spiaggia è disseminata di lidi che attraggono turismo sia diurno
che serale con discoteche all'aperto. Nel suo sviluppo per il futuro
si parla sempre più insistentemente della creazione di un'università
specificatamente nella materia di conservazione dei beni artistici
e archeologici e una scuola internazionale di cinema costruita e
diretta dal noto regista americano di origine bernaldese
Francis
Ford Coppola.
Vecchio presidio forestale situato a poche centinaia di metri
dal centro di Palazzo, ospita una sala espositiva per gli ungulati
ed un laboratorio veterinario per la fauna selvatica, nonchè una
foresteria per studiosi e ricercatori. In adiacenza vi sono le oasi
faunistiche del daino e del cervo aventi finalità prettamente didattiche.
Museo dei Culti Arborei
Nuova costruzione ubicata nel
Comune di Accettura
(MT) in posizione fortemente panoramica e lungo la via del "
Maggio".
Nasce con l'intento di offrire allo studioso ed all'appassionato
la rara gamma dei culti arborei propri di quest'area e tipici di
pochissime altre comunità del bacino mediterraneo.
Cattedrale di Tricarico
La cattedrale di
Tricarico, dedicata a
Santa Maria Assunta, rappresenta uno dei monumenti più
complessi della
Basilicata e, per le fasi edilizie,
storiche ed artistiche che la caratterizzano, sintetizza la vicenda
storica del territorio circostante. La Chiesa venne costruita nel
1061 per volontà di
Roberto Conte di Montescaglioso,
nipote del
Guiscardo. Il nuovo edificio sacro,
esterno al nucleo cittadino di epoca longobarda e bizantina, si
trovò a svolgere il ruolo di cerniera tra la parte più antica dell'abitato
e le aree di nuova espansione.
La Chiesa è formata da un transetto sporgente, da una zona
presbiteriale suddivisa in tre ambienti quadrangolari e da tre navate
affiancate da una serie di cappelle.
Il dovere per la cronaca ed il rispetto verso gli organi periferici
dello Stato mi esortano a scrivere che
Craco è
un piccolo centro della
Provincia di Matera sorto
negli anni 1963/64 in Contrada Peschiera-falsopiano che fa da spartiacque
tra la valle del fiume Agri e quella del
Salandrella-Cavone.Qui
tra tanti piccoli edifici di stile "riforma fondiaria" v'è anche
quello che ospita l'Amministrazione Comunale di
Craco Nuovo
e qui la vita continua...
Io però che ho l'ingrato compito di scrivere ho anche il dovere
di rispettare la storia e
Craco Antico, o se volete,
Craco Vero, ne ha tanta che l'idea di doverla solo
sintetizzare mi lascia un tal senso di colpa si da farmi sentire
improbo verso i sui figli e becero verso me stesso.
Craco è un fiore reciso allo stelo che china
lentamente la sua corolla.